giovedì 3 marzo 2022

Perché Putin ha invaso l’Ucraina?

 

Non è difficile immaginare il senso del titolo, ma vado a spiegarlo con parole mie.

Avrei potuto scrivere “la Russia”, come si legge praticamente in tutti i media, ma non l’ho scritto. Avrà un senso?

Sì ce l’ha.

Se dico Russia penso a questo paese come un tutt’uno. Come se “Russia” rappresentasse tutta la popolazione russa, si potrebbe dire che è un luogo comune. Difficilmente si fa distinzione tra Russia intesa come istituzione (o persona giuridica) e Russia in quanto popolazione con tutte le sue differenze.

Nessuno dice, tanto per portare un esempio, che nelle piazze russe a protestare contro la guerra ci sono comunisti e filo comunisti nel caso qualcuno credesse in un sostegno da parte di vecchi e nuovi marxisti.

E come portare in Tv certi discorsi? E’ possibile?

Cito da questo scritto per far intendere in quali condizioni versa l’informazione mainstram sui media generalisti:


Il presentatore si serve del tempo, dell'urgenza, dell'orologio, per togliere la parola, per incalzare, per interrompere. E qui, come tutti gli altri colleghi, ha un'altra risorsa, quella di farsi portavoce del pubblico: "Scusi se la interrompo, ma non capisco cosa intenda dire". Con questo non vuoi far capire che è stupido, lascia soltanto intendere che lo spettatore di base, stupido per definizione, non capirà. Quindi si fa portavoce degli "imbecilli" per interrompere un discorso intelligente. In realtà, come ho potuto verificare, le persone cui si richiama per svolgere il proprio ruolo di censore sono spesso quelle più esasperate dalle interruzioni.

[Tratto da https://www.studocu.com/it/document/universita-di-bologna/storia-del-giornalismo/sulla-televisione-bourdieu/16172821]

Per inciso: lo scritto risale al 1997, ma la situazione credo non sia migliorata, al contrario con l’invasione delle Tv private in modo sempre più preponderante (non parliamo poi dell’Italia con il potere mediatico berlusconiano) forse è ancora peggiore. Ma questo fa parte di un altro discorso.1

Si può affermare, inoltre, senza tema di smentita che anche all’interno dell’istituzione statale russa non tutti i possibili decisori politici e/o i poteri in grado di determinare la scelta di invadere l’Ucraina fossero d’accordo. E già messa in questo modo è possibile intuire che in realtà le cose non sono così semplici.

Ecco perché sarebbe meglio dire che Putin ha deciso di invadere l’Ucraina. Ma anche in questo caso non è semplice come sembra.

Putin è stato sostenuto dall’oligarchia senza la quale non avrebbe potuto decidere un bel niente.

Diciamo che un buon numero di oligarchi ha supportato e assecondato la decisione.

Facciamo un inciso: quando si parla di oligarchi si parla di “capitale” cioè coloro che detengono il potere economico. In sostanza quello che chiamiamo capitalismo.

Allora le cose iniziano a prendere una certa forma ben diversa dai raccontini faziosi di molta parte dei media.

E dalla parte opposta del capitale russo (imperialista) chi c’è? La giustizia divina o un altro capitale (imperialista) che oppone i propri interessi particolari (geostrategici)?

Personalmente propendo per la seconda ipotesi. La prima lascio agli illusi e mistificatori.

Lo scontro dunque è tra interessi contrastanti di due poteri. Buoni e cattivi non sono termini che si possano usare in questi casi. Ne ho accennato in: Massimo Polidoro, complottismo e pasticci evitabili.

Si veda:

https://umanitapolitica.blogspot.com/2022/02/massimo-polidoro-complottismo-e.html


D’altronde chi soffrirà l’effetto delle ritorsioni economiche (chiamate sanzioni) del capitale occidentale sarà proprio la popolazione russa. Effetti via via peggiori a scendere nella piramide sociale.

I poteri che si possono pensare buoni (come esiste nella testa di qualcuno) hanno lasciato che in Donbass dal 2014 morissero migliaia di persone. Le fonti da citare sarebbero molte, faccio solo un esempio:


https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/09/ucraina-la-guerra-dimenticata-del-donbass-violazioni-della-tregua-quintuplicate-in-un-anno-e-da-qui-che-puo-divampare-il-conflitto/6486659/


Dunque: posto che esistono interessi contrapposti tra due poteri economici quale senso ha l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin?

La risposta dovrebbe sorgere spontanea, ma, di nuovo, lo spiego con parole mie.

Il capitale russo ha bisogno di estendere il proprio potere non solo di difenderlo.

Il capitale occidentale ha bisogno di non perdere ciò che ha consolidato e possibilmente estenderlo attraverso la sfera di influenza della Nato. Che è semplicemente una condizione in essere.

Messa così è più facile capire ciò che sta succedendo o c’è bisogno di tanti altri commenti?

Ora, si potrebbe raccontare il conflitto in Donbass e cercarne spiegazione e motivi (cosa sensatissima), ma non aggiungerebbe quasi nulla alla logica di fondo.

Primo perché di certo Putin non è intervenuto per un afflato umanistico nei confronti delle popolazioni coinvolte e secondo perché pur avendo riconosciuto la richiesta di indipendenza di quei territori (Minsk II) non ha mai posto in essere azioni determinanti perché ciò avvenisse. Anche in questo caso il “perché” non ha una risposta così semplice e diretta.

L’ucraina e i complessi rapporti sociali ed economici che la percorrono da decenni sono sicuramente importanti, si veda ad esempio:


https://www.google.it/books/edition/Storia_dell_Ucraina/hNABEAAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=donbas&pg=PT360&printsec=frontcover


https://www.google.it/books/edition/Il_tridente_e_la_svastica_L_occupazione/nabrBHqy0r0C?hl=it&gbpv=1&dq=donbas&pg=PA233&printsec=frontcover


ma anche in questo caso non chiarirebbero i motivi di intervento armato voluto da Putin e dagli oligarchi.

Le condizioni economiche, sociali e ideologiche possono dare conto della situazione interna attuale dell’Ucraina non spiegare la decisione di Putin. Mi resta difficile credere che l’escalation avvenuta prima del conflitto sia da imputare semplicemente alla mentalità e alla psicologia putiniana come molti “intellettuali” tendono a credere [o far credere all’opinione pubblica], come se la logica delle strategie geopolitiche fosse un corollario e non viceversa.

Escalation, d’altronde, avvenuta per un disinteresse calcolato dall’imperialismo americano, si veda: https://www.counterpunch.org/2022/03/01/some-economic-consequences-of-the-war-in-ukraine/

[Citato in https://www.resistenze.org/sito/os/dg/osdgmc21-025012.htm]

Il motivo per cui abbia scelto questo momento è una domanda diversa. Potrebbe avere una ragione nel generale indebolimento del capitale mondiale nel corso della pandemia. Prevedendo che la risposta da parte del capitale occidentale in un conflitto che richiederebbe enormi impegni sotto l’aspetto economico sarebbe stato più blando. Questa potrebbe essere una delle ragioni a favore dell’intervento. Ma nel concreto nessuna conosce a tutt’oggi il vero motivo, che d’altronde è evidentemente tanto complesso quanto lo è la situazione politica tra Russia e la regione interessata. E potrebbe darsi che non si saprà mai.

Se aggiungiamo il fatto che gli U.S.A. soffrono di qualche problemino interno anche di carattere sociale rafforza la motivazione.

In fin dei conti la condizione finanziaria Russa (oltre 800 miliardi valutati in dollari) non è messa così male come si potrebbe pensare.

Si veda al minuto 38:

https://www.youtube.com/watch?v=TL-N65ghqm0

Putin invade l'Ucraina - Mappa Mundi edizione speciale con Lucio Caracciolo


Il resto delle ragioni ognuno se le pensi come vuole, ma non si può prescindere da questi fatti.


1In Italia si assiste su questo tema ad una omologazione che tocca senza esagerazione la censura [particolarmente subdola] del pensiero non allineato alla versione dominante. Non meno di quanto accade in Russia pur senza repressione violenta. https://www.youtube.com/watch?v=X-w1hSYoQ1k

I buoni di qua e i cattivi di là è un tormentone quotidiano sui media televisivi tanto a destra quanto a sinistra. Ulteriore dimostrazione della vergognosa convergenza del potere politico. Qui subalterno, come sempre, ai poteri economici dell’imperialismo occidentale.

 


Foto di Elena Paquola



Alcune riflessioni sulla Storia

  Avvertenza. Questo articolo può essere considerato a tutti gli effetti una lunga nota a quello precedente https://umanitapolitica.blogsp...